Nel cuore della Valle a colpi di ruspa
Pubblicato Lunedi 27 Aprile 2009 alle 08:39 da MARIO
Sabato 18 aprile ’09 giornata “ecologica” del Consorzio proprietari terrieri della Val di Mello...
Alla buon ora, dal piazzale del Gatto Rosso un squadrone al comando del geom. Franco Della Mina (direttore dei lavori) è partito per risolvere una buona volta il problema viabilità della Val di Mello. Tre Ruspe, quattro carretti trainati da trattori, compressori, martelli pneumatici, motoseghe, picche e badili e cinque quintali di cemento e arrotolato sotto il braccio il pezzo forte: il progetto con tanto di timbro del Comune di Val Masino, per la “Manutenzione ordinaria” del sentiero in oggetto.
Il progetto prevede il ripristino del fondo stradale col rifacimento dei muretti a secco eventualmente pericolanti. Sempre nella concessione “edilizia” è inoltre specificato che in questo lavoro non è permesso l’uso del cemento, non è prevista la rottura dei magnifici massi erratici e soprattutto è vietato modificare il letto del torrente mediante asportazione di ghiaia e sabbia.
Una giornata di lavoro e….
Duecento metri del cuore della Riserva Paesaggistica, il punto più ammirato, fotografato e amato, è stato brutalmente deturpato dall’orda di vandali.
Il torrente Mello deviato ed incanalato in un nuovo percorso; il materiale, asportato dal letto, ammassato contro il sentiero (dai 20 ai 40 metri cubi). Massi rovesciati e buttati a caso lungo il percorso e altri orrendamente mutilati…e poi cemento: cemento per chiudere i “buchi” tra un ciottolo e l’altro, cemento per rinforzare il bordo della strada, cemento sulle più belle pietre che circondano la pozza del “Bidet della Contessa”.
Rabbia, rabbia e ancora rabbia.
Rabbia perché Della Mina è un Amministratore del Comune di Mello ed è stato anche sindaco, rabbia perché è un tecnico e dovrebbe ben conoscere le prescrizioni di una concessione, rabbia perché è anche uno dei maggiori proprietari della Val di Mello e come tale, dovrebbe avere la sensibilità di tutelare la Valle e valorizzare le sue bellezze…
Dopo poche ore, sono arrivate decine di telefonate ed e-mail per denunciare questo scempio; riportato il giorno dopo su tutta la stampa locale.
E’ intervenuto il Sindaco di Val Masino che ha provato la stessa nostra rabbia ed è arrivata la Guardia Forestale per effettuare i rilievi del caso.
Ma a questo punto che fare??
Formalizzare una denuncia e la probabile messa “sotto sequestro del cuore della Val di Mello” o risolvere tempestivamente e al meglio questo orrore?
Si è agito pensando alla Val di Mello.
Così per due giorni una delle stesse ruspe utilizzate per il disastro si è impegnata a rimettere tutto a posto.
Strappato il cemento, riaperto il letto del fiume spargendo il materiale addossato alla mulattiera e in fine appoggiando alcuni bei massi sul ciglio della strada per restituire senso armonico ad una mulattiera che era diventata dritta e livellata come una strada asfaltata.
I Massi sul ciglio sono rimasti sul posto poche ore, i soliti “ignoti e ignoranti” che tutti conoscono, li hanno rovesciati dentro la pozza.
Presto, al più presto formalizziamo la riserva e istituiamo un comitato di controllo perchè purtroppo chi possiede uno dei luoghi più amati delle Alpi dimostra di non avere la sensibilità e nemmeno la capacità per comprendere e difendere il suo patrimonio.
Non riesco a comprendere come della gente che non solo dovrebbe avere a cuore la tutela di questo gioiello alpino, ma esserne il principale garante, possa prodursi in stupidaggini di questo genere.
Ben vengano le riserve e tutto quello che può aiutare a preservare le nostre bellezze naturali, ma finchè non riusciremo a cambiare radicalmente la mentalità della gente i nostri tesori saranno sempre minacciati.