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Occhi aperti sulla Val di MelloPubblicato Martedi 16 Dicembre 2014 alle 10:36 da JACOPOVi consigliamo la “fatica” di leggere sia le controdeduzioni di Mayr che il “protocollo anti fitodepurazione” di Iobizzi, anche solo per farsi una gran risata e farvi una Vostra opinione sul futuro della Val di Mello- FitoDepurazione - Ing.Iobizzi - Fitodepurazione - Ing.Mayr Siamo venuti in possesso del documento (protocollato e quindi pubblico) con il quale l’attuale sindaco di Val Masino e neo (autoeletto) - Presidente della Riserva, boccia la costruzione di un impianto di fitodepurazione a Cascina Piana, progetto partito dalla precedente amministrazione con l’appoggio dell’Ersaf. Non siamo dei tecnici e lasciamo alle concise ma estremamente chiare note dell’ing. Mayr la spiegazione sulla funzionalità della fitodepurazione dal punto di vista ambientale e strategico e sul probabile perché l’ing. Iobizzi vorrebbe cassarlo…costruzione di una rete fognaria dall’abitato di Rasiga a S. Martino con conseguente distruzione della viabilità rurale e in pratica, l’ennesimo tentativo di costruire una strada in Val di Mello… …da parte mia, è una risata amara per la quantità d’inesattezze, confusione infarcita di retorica per coprire un nulla, un vuoto così vertiginoso che da i brividi anche a chi è abituato ad affrontare i grandi spazi della parete del Qualido. E ovviamente fa male perché la Riserva Val di Mello ha tutte le carte in regola per essere leader delle aree protette d’Europa e quindi traboccare di idee, di giovani, di sani progetti che dovrebbero ruotare attorno alla formidabile forza attrattiva del suo paesaggio! Non dico di andare a copiare la gestione dei Parchi americani troppo lontani ed avanti, ma basterebbe osservare le aree Protette in Austria, nella vicina Svizzera o nell’italianissima Provincia di Trento… Cosa propone Iobizzi al posto della fitodepurazione, manutenzione di antichi sentieri, recupero della Stalla Ovale, allestimento centro servizi della Riserva? ..un agghiacciante ponte carraio in pietrame di fronte al Sasso Remenno (a 100 metri dal ponte già presente del Campeggio)…2 chiesette votive ai caduti di montagna…(ci spera tutti morti)…lavatoio del neolitico.. (grazie a dio, tutte le opere previste sono in Val Masino) L’ing. Iobizzi in quella che definisce SUA Val di Mello per fortuna non si è visto quasi mai: mai nella battaglia contro le captazione idro elettriche che avrebbero per sempre prosciugato tutti i torrenti della Valle, mai nella battaglia che ha portato la Val di Mello ad essere riconosciuta Riserva Naturale di cui oggi siede alla Presidenza… Ricordiamo bene invece la distruzione senza alcun motivo logico, della più bella pozza naturale alla base della Cascata del Ferro nel lontano 1986 quando era già sindaco (vedi locandina dell’epoca) e del 2011 la costruzione (era lui il progettista e direttore dei lavori) di una insensata quanto terrificante briglia (vedi foto) per consolidare l’invaso che si formò nel letto del Mello in seguito alla frana dalla parete del Qualido…una briglia alta 3 metri che rendeva di fatto inaccessibile le rive naturali del bellissimo laghetto… per fortuna fu subito demolita grazie all’ immediata protesta del sito valdimello.it Peggio della pessima gestione della Riserva Naturale è il vuoto che traspare, di un’amministrazione lasciata al singolo, senza opposizione, senza una discussione pubblica, senza un’idea e senza un progetto futuro... i giovani più preparati della Val Masino sono fuggiti, emigrati da una Valle che potrebbe col turismo offrire ancora moltissime opportunità professionali. Ci vorranno più generazioni per formare dei cittadini consapevoli? Jacopo Merizzi ARTICOLI CORRELATI
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